Degli
oltre 11.000 Km totali fatti dal momento dell’acquisto ad
oggi, cioè da metà marzo 2003 in poi, sono circa di 8.800 i
Km fatti “in allenamento” negli ultimi 12 mesi, con una
media di poco più di 700 Km/mese e con un massimo di 1.200
Km/mese.
Anche
se l’allenamento è stato in parte fine a se stesso,
indipendente dal viaggio cioè, gli scopi specifici del mio
tipo di preparazione sono stati, com’è ovvio:
-
acquisire
familiarità con il mezzo;
-
aumentare
la mia resistenza, la mia soglia aerobica e l’abitudine
all’acido lattico;
-
togliere un
po’ di peso inutile (da me, non dalla bici).
In
realtà non possiedo un cardiofrequenzimetro, non ho
conosciuto la mia soglia aerobica in nessun momento, né ho
usato metodi di allenamento che prevedessero l’impiego di
tabelle. Quindi alla fine non ho avuto dei riscontri analitici
e l’eventuale miglioramento è stato verificato solo sulla
base delle sensazioni personali.
Fino
ad ora non ho mai avuto problemi a praticare sport da solo,
penso tuttavia che sarebbe stato più difficile fare tutti
questi chilometri in questi mesi se non avessi incontrato
tanti compagni di strada. Penso alle prime uscite fatte tra
amici, ai ciclisti del mio paese, alcuni riuniti nel Ciclo
Club Casarano, e penso soprattutto ai ragazzi del Cycling Team
Salento insieme ai quali nell’ultimo anno ho pedalato per
oltre 5000 Km.

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foto
di Leonardo Maggiore |
Con
una bici al limite (inferiore) dei regolamenti, facendomi
prendere un po’ la mano, ho anche partecipato a qualche
granfondo locale. Tutto sommato per aver corso con una…
mountain bike (come puntualmente viene chiamata la mia bici
dai ciclisti da strada, vagli a spiegare che mountain bike non
è), è andata anche abbastanza bene.

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foto
di Andrea Rainò |
Comunque
non è stato difficile cambiare un po’ registro. Ora non
sono più importanti la prestazione, i chilometri, la velocità,
quanto piuttosto il viaggio in sé. Non mi va più di sentir
andare il mio cuore a quasi 200 battiti al minuto.
Altre note tecniche
Differenze
di condizione tra podismo e ciclismo
Tra
i risultati “a regime” dell’allenamento per il podismo e
quello per il ciclismo ho notato in particolare due
differenze:
-
un
peso corporeo maggiore di circa 4 Kg andando in sella
piuttosto che a piedi;
-
una
frequenza cardiaca a riposo superiore di 5 battiti/minuto
con il ciclismo rispetto alla corsa a piedi.
Differenze
apparentemente ancora più strane se si considera che la
preparazione in bici è stata molto più continua
dell’allenamento al podismo.
Una
spiegazione unica plausibile potrebbe consistere nel fatto che
la corsa a piedi, per come l’ho praticata io, è stata
un’attività praticamente solo aerobica (andatura e
frequenza cardiaca molto costanti nel tempo, impegno
soprattutto delle fibre muscolari toniche), nel caso del
ciclismo invece l’allenamento è stato complessivamente più
anaerobico (variazioni di ritmo molto più frequenti con fasi
di fuori soglia molto più abbondanti e maggiore sviluppo di
fibre fasiche).
O
magari è un po’ di sovrallenamento che si è fatto
sentire…
Una
controprova potrebbe essere proprio questo viaggio che sarà
ovviamente molto aerobico.
Ad
ogni modo se qualcuno mi sa dare migliori spiegazioni farebbe
cosa gradita.
Alimentazione
Niente
di particolare: ho solo cercato di limitare un po’ il
consumo di grassi saturi e di aumentare
l’utilizzo di carboidrati complessi e proteine, il
tutto senza nessun tipo di integrazione o limitazione
ulteriore. Dopo tutto fare sport di resistenza e mangiare poco
è il modo migliore per farsi del male.
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