Scegliere una bici adatta ad un viaggio senza avere praticamente nessuna conoscenza iniziale su guarniture, pignoni, materiali, posizione in sella, profilo delle ruote, differenze tra bici da corsa e mountain bike, rake, avancorsa… e quant’altro può non essere facilissimo. Dopo un paio di mesi buoni passati a controllare e ricontrollare una cinquantina di siti riguardanti questo mondo (siti di costruttori di bici ma anche siti di cicloturismo, di accessori ecc.), a richiedere informazioni a costruttori, importatori e rivenditori sparsi un po’ in tutta Italia, a parlare con gli amici che ne sapevano più di te (allora), e a ispezionare tutti i principali rivenditori della provincia, dopo questo periodo devo ammettere che le idee erano un po’ più chiare.

Non so se ho acquistato il tipo di bici da viaggio migliore in assoluto, ammesso che ci sia, diciamo che ho acquistato la migliore che potevo, se non altro rispetto al tipo di utilizzo che avevo in mente, alle conoscenze acquisite, al tetto di spesa previsto, (naturalmente ritoccato un po’ verso l’alto), alla facilità di reperimento del mezzo.

Ovviamente si è trattato di un acquisto a scatola chiusa e, pertanto, non sono mancate le sorprese: rispetto alla foto della bici, sul sito madre e sui siti dei vari importatori nazionali, ho trovato una forcella curva e non dritta e, soprattutto, mancavano le predisposizioni per il montaggio del portapacchi.

Ovviamente il rivenditore, al quale hai già versato un adeguato acconto, si limita a dirti che a sua volta il costruttore si riserva il diritto di modificare le caratteristiche del prodotto senza preavviso alcuno.

Ovviamente!!!

In ogni modo intorno a metà marzo 2003 l’acquisto era fatto.

Alla fine, comunque, dopo alcuni sgraditi imprevisti nella messa a punto iniziale, la bici andava bene, almeno il portapacchi posteriore poteva essere montato ugualmente, era abbastanza leggera (non avevo ancora confidenza con il peso di certe bici da corsa) e, per me, non era neanche brutta.

Il pregio principale di questo tipo di bici (chiamato dai vari costruttori ibrido, trekking, fitness, da corsa a manubrio dritto ecc…) è comunque la versatilità e, da questo punto di vista, la bicicletta ha mantenuto quanto sembrava promettere.

Anche se non in modo specialistico può essere di volta in volta usata come bici da corsa, come mountain bike per sterrati leggeri o come bici da paese, tutto in uno.

Spero anche come bici da viaggio.

Caratteristiche tecniche:

  • peso complessivo (senza borse e portapacchi): 11,4 Kg. Rispetto alle biciclette da corsa è un po’ un piccolo cancello, per il resto può andare;

  • telaio e forcella in alluminio 7005;

  • guarnitura: tripla da strada 52/42/30;

  • pignoni: 8, da 12 a 25;

  • freni: tipo mountain bike;

  • ruote da 28 pollici;

  • copertoncini in dotazione 700 x 28, sostituiti attualmente da dei 700 x 23.

 

Modifiche:

  • sostituite leve e pinze freni, con il modello base della gamma alta;

  • sostituiti i pedali, utilizzando il tipo che si aggancia alla scarpa, abbinato con scarpe a tacchette non sporgenti rispetto alla suola, per essere utilizzate anche quando non si è in sella;

  • tagliata la predisposizione per i freni a disco posteriori: per consentire al portapacchi di stare più comodo sulla bici.

La bicicletta prima della partenza (clicca sulle foto per ingrandirle)

 

Hit Counter